Garante per la Protezione dei dati personali
Parere n. 9927300 del 6 luglio 2023
Newsletter n. 509 dell’11 settembre 2023
Un intervento del Garante chiarisce quando e a quali condizioni deve essere garantito al dipendente l’accesso ai report investigativi utilizzati dal datore di lavoro per provarne la condotta infedele che ne giustifichi il licenziamento. Nel caso in specie, un dipendente, in seguito al ricevimento di una contestazione disciplinare, contenente precisi riferimenti a presunte attività extra lavorative, e successivo licenziamento, aveva richiesto di accedere ai propri dati personali, senza ottenere, , completo riscontro da parte del datore di lavoro. A tal riguardo il Garante ha ribadito che l’azienda ha l’obbligo di fornire al lavoratore tutti i dati raccolti durante l’indagine, anche quelli non inclusi nella contestazione disciplinare e concretizzatisi in report di agenzia investigativa, e ha imposto alla società una multa di diecimila euro.