La Redazione
Nota del 16 ottobre 2023
Come noto, l’importo mensile dell’Assegno unico e universale è attribuito sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) del nucleo familiare beneficiario della prestazione, secondo la tabella 1 allegata al D. Lgs. 29 dicembre 2021, n. 230, così come adeguata alle variazioni
dell’indice del costo della vita. Dalle mensilità di novembre 2023, l’Inps erogherà l’assegno unico e universale nell’importo minimo previsto per legge in presenza di attestazioni Isee recanti omissioni/difformità.
COME REGOLARIZZARE
L’utente può regolarizzare la situazione in una delle seguenti modalità:
- presentando una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), priva di difformità;
- richiedendo al Caf intermediario la rettifica della Dsu che è stata trasmessa dallo stesso in precedenza, con effetto retroattivo, esclusivamente qualora il Caf abbia commesso un errore materiale;
- presentando alla Struttura Inps territorialmente competente idonea documentazione per dimostrare
la completezza e la veridicità dell’Isee, relativamente al componente del nucleo familiare cui sono riferite le omissioni/difformità esposte nella tabella di dettaglio dell’attestazione.
TERMINI
C’è tempo fino al 31 dicembre; in caso di presentazione di una nuova Dsu priva di difformità entro il 31 dicembre (termine di validità della Dsu) ovvero di successiva presentazione di documentazione probante la regolarità dell’Isee validata, il richiedente avrà diritto a ricevere dall’Inps le integrazioni all’assegno unico e universale eventualmente spettanti con riguardo alle mensilità erogate al minimo sulla base del precedente Isee recante omissioni/difformità.
L’argomento è stato approfondito nella Rivista n. 30/2023.