Anpal
Comunicato del 22 novembre 2023
Il mercato del lavoro italiano è sempre più verde. La domanda di competenze green coinvolge infatti la maggioranza dei lavoratori e lavoratrici ricercate nell’agricoltura, nell’industria e nei servizi (inclusa la pubblica amministrazione). Ma i green jobs sono ancora difficili da trovare in oltre un caso su due. È quanto emerge dai dati elaborati dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, grazie al cofinanziamento Fse del Programma operativo nazionale Spao. Per il solo 2023 le imprese hanno programmato oltre 5,5 milioni di contratti di lavoro (a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata superiore a 30 giorni) per i quali, nel 41,8% dei casi, sono richieste competenze sul risparmio energetico e la sostenibilità ambientale ritenute di importanza elevata per svolgere la professione. Tra il 2023 e il 2027 il mercato del lavoro italiano richiederà a quasi 2,4 milioni di persone occupate competenze green di livello almeno intermedio e a oltre 1,5 milioni di livello elevato. La domanda di competenze green riguarderà, perciò, rispettivamente il 65% (livello intermedio) e il 41% (livello elevato) dell’intero fabbisogno occupazionale previsto.
Le competenze green sono richieste in particolare alle seguenti categorie di lavoratrici e lavoratori:
tecnici della produzione e preparazione alimentare (importanza elevata per l’86,2% delle entrate)
tecnici delle costruzioni civili (81,6%)
tecnici della gestione di cantieri edili (69,7%)
docenti di scuola primaria (65,6%)
tecnici della sicurezza sul lavoro (65,2%)
Il possesso di competenze verdi è considerato fondamentale a prescindere dal livello di istruzione. Le richieste maggiori riguardano il personale con una formazione tecnologica superiore (84,8% diplomati Its) e i laureati/e (82,8%). Ma la domanda resta elevata anche per chi è in possesso di un titolo di studio di livello secondario e/o post-secondario (81,9%) o una qualifica e/o diploma professionale (78,6%).