Ministero del Lavoro
Interpello n. 3 del 23 maggio 2024
L’Università degli Studi di Siena ha avanzato istanza di interpello per conoscere il parere della Commissione in merito al seguente quesito: «Si chiede (se è ammessa) la possibilità di utilizzare la realtà virtuale come metodo di apprendimento e dell’efficacia dei percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ex art. 37 del decreto legislativo del 9 aprile 2008 n. 81 …..». L’interrogativo emerge dalla crescente necessità di trovare metodi di formazione più efficaci, più interattivi e in linea con le moderne tecnologie. La Commissione, in attesa dell'adozione di un nuovo accordo ai sensi dell'art. 37, co. 2 del D. Lgs. n. 81 del 2008, ritiene che le modalità di erogazione della formazione debbano rimanere conformi agli accordi esistenti; qualsiasi implementazione della realtà virtuale deve essere quindi in linea con le metodologie interattive già approvate e delineate nell'Accordo del 21 dicembre 2011.
IN SINTESI
Quesito
Si chiede se è possibile utilizzare la realtà virtuale come metodo di apprendimento e verifica finale nei percorsi formativi obbligatori sulla sicurezza sul lavoro.
Obiettivo
Garantire conformità della normativa e integrare nuove tecnologie.
Risposta della Commissione
La Commissione ritiene che le modalità di formazione debbano essere conformi agli accordi esistenti. Qualsiasi implementazione della realtà virtuale deve essere quindi in linea con le metodologie interattive già approvate e delineate nell'Accordo del 21 dicembre 2011.
Suggerimenti
La Commissione suggerisce di avviare progetti pilota e raccomanda lo sviluppo di protocolli di valutazione specifici [ex art. 20, D.L. 30 aprile 2022, n. 36]