Agenzia delle Entrate
Circolare n. 5/E del 7 marzo 2024
Sono state pubblicate le istruzioni operative sulle novità in materia di redditi di lavoro dipendente introdotte dalla Legge n. 213/2023 (legge di Bilancio 2024) e dal D.L. n. 145/2023 (decreto Anticipi).
Segnaliamo i seguenti chiarimenti.
EROGAZIONI IN NATURA E RIMBORSI
Tra i redditi esenti vi sono, come si ricorderà, i pagamenti e/o rimborsi delle spese per l’affitto della prima casa o gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa. Al riguardo, l’Agenzia ha precisato che per “prima casa” deve intendersi “l’abitazione principale” che dà diritto alle detrazioni, ex artt. 15 e 16 del Tuir. Con “spese per l’affitto”, chiarisce, si deve far riferimento al canone risultante dal contratto di locazione regolarmente registrato e pagato nell’anno. La circolare inoltre precisa che le spese oggetto di rimborso, non possono essere considerate effettivamente sostenute, perciò non consentono al contribuente di beneficiare delle agevolazioni previste per le medesime spese, quali, ad esempio, la detrazione degli interessi passivi per mutui o dei canoni di locazione, indicata nella propria dichiarazione dei redditi.
CONSERVAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
Il datore deve acquisire e conservare la documentazione di spesa per eventuali controlli o in alternativa acquisire un’autodichiarazione del lavoratore che attesti l’esistenza dei presupposti per avere diritto al rimborso esente e che le stesse spese non siano già state in tutto o in parte rimborsate da altri datori.
DETASSAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO
La novità consiste esclusivamente nel dimezzamento dell’aliquota sostitutiva, per cui l’Agenzia rimanda alle istruzioni già fornite con le Circolari n. 23/E del 2023, 29 marzo 2018, n. 5/E, e 15 giugno 2016, n. 28/E. Si applica quindi l’imposta sostitutiva del 5% (anziché del 10%), anche per il periodo d’imposta 2024, sui premi di risultato detassabili.