6 giugno: Opzione donna: le istruzioni dell’Inps

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Inps
Messaggio n. 2150 del 6 giugno 2024 (non ancora pubblicato sul sito dell’Istituto)
Sono state fornite le istruzioni operative per la liquidazione della forma pensionistica “Opzione donna”. L’Istituto ricorda che possono optare per “Opzione donna” le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2023, abbiano maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni e che, alla data della richiesta, si trovino in una delle condizioni indicate nella norma.
L’età è riducibile fino a 59 anni se vi sono due o più figli, anche senza figli quando è in corso la crisi aziendale, o a 60 anni in presenza di un solo figlio. L’Istituto quindi precisa che l’accesso alla pensione anticipata con l’Opzione donna è incompatibile con l’esercizio dell’opzione al sistema contributivo divenuta irrevocabile. Per quanto riguarda i contributi, valgono anche quelli versati all’estero (Unione europea, Svizzera e Paesi See) o legati all’Italia da convenzioni di sicurezza sociale, rispettando il minimo internazionale di 52 settimane. Possono essere totalizzati anche i periodi maturati nel Regno Unito sia antecedentemente sia successivamente alla Brexit del 2020. La decorrenza giuridica dei pagamenti è la seguente:
- non prima di febbraio 2024 per le lavoratrici dipendenti e autonome,
- non prima della domanda per le dipendenti nel settore pubblico, delle poste, delle ferrovie e delle aziende elettriche,
- dal 1° settembre 2024 per il comparto della scuola,
- dal 1° novembre per il settore delle arti Afam.

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