Inps
Comunicato del 27 ottobre 2023
È stato pubblicato l’Osservatorio di monitoraggio dei flussi di pensionamento, con le informazioni sulle pensioni decorrenti nel 2022 e nei primi nove mesi del 2023. Il monitoraggio riguarda i trattamenti liquidati, fino al 2 ottobre 2023, dalle seguenti gestioni:
Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (Fpld);
coltivatori diretti, mezzadri e coloni;
artigiani e commercianti;
Gestione Dipendenti Pubblici (Gdp);
lavoratori parasubordinati;
assegni sociali.
Riguardo i requisiti della pensione di vecchiaia, nel 2022 e nel 2023 l’età minima di accesso è di 67 anni, per entrambi i sessi e i settori lavorativi dipendenti privati e autonomi. Per quanto riguarda i requisiti della pensione anticipata, nel 2022 e nel 2023 sono 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, indipendentemente dall'età. In tutte le gestioni, ad eccezione degli assegni sociali, si registra un numero più basso di liquidazioni di pensioni nei primi nove mesi del 2023 rispetto ai primi nove mesi del 2022. Dalle statistiche si osserva che:
il rapporto tra le pensioni di invalidità e quelle di vecchiaia nei primi nove mesi del 2023 è diminuito di tre punti percentuali rispetto al precedente anno, risultando pari al 21%;
le pensioni anticipate, rispetto a quelle di vecchiaia, per il totale delle gestioni risultano più basse nei primi nove mesi del 2023 rispetto all'anno 2022, scendendo all'11% in più rispetto a quelle di vecchiaia;
la percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili presenta nei primi nove mesi del 2023 un valore inferiore a quello del 2022, attestandosi al 120% (127% nel 2022);
a livello territoriale il peso percentuale delle pensioni liquidate a residenti nel Nord Italia resta simile (48% nel 2022 e 49% nei primi nove mesi del 2023).