Consiglio dei Ministri
Comunicato n. 55 del 23 ottobre 2023
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della Legge 9 agosto 2023, n. 111, con la quale è stata conferita delega al Governo per la revisione del sistema tributario (c.d. riforma fiscale). Tali due provvedimenti sono finalizzati a:
modificare lo Statuto dei diritti del contribuente;
razionalizzare le norme in materia di adempimenti tributari.
MODIFICHE ALLO STATUTO DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE
Il testo precisa che le disposizioni dello Statuto del contribuente concernenti la garanzia del contradditorio e dell’accesso alla documentazione tributaria, la tutela dell’affidamento, il divieto del ne bis in idem e l’autotutela attengono ai livelli essenziali delle prestazioni e stabilisce che le norme tributarie impositive che recano il presupposto d’imposta e i soggetti passivi si applicano ai soli casi previsti dalla norma. Con riguardo alla disciplina dell’efficacia temporale delle norme tributarie, conferma il principio di irretroattività delle disposizioni tributarie. Il testo interviene anche in merito alla disciplina dei vizi degli atti dell’amministrazione finanziaria.
RAZIONALIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI ADEMPIMENTI TRIBUTARI
Il decreto persegue i seguenti obiettivi:
razionalizzare, in un quadro di reciproca e leale collaborazione che privilegi l’adempimento spontaneo, gli obblighi dichiarativi, riducendone gli adempimenti;
armonizzare i termini degli adempimenti tributari, anche dichiarativi, e di versamento, razionalizzandone la scansione temporale nel corso dell’anno;
semplificare la modulistica prescritta per l’adempimento degli obblighi dichiarativi e di versamento;
ampliare le forme di pagamento;
incentivare l’utilizzazione delle dichiarazioni precompilate;
semplificare le modalità di accesso dei contribuenti ai servizi messi a disposizione dall’Amministrazione finanziaria;
incrementare i servizi digitali a disposizione dei cittadini, prevedendo che agli adempimenti si possa ottemperare anche direttamente per via telematica;
prevedere misure volte a incentivare, anche in prospettiva e garantendone la gratuità, l’utilizzo dei pagamenti elettronici, l’ammodernamento dei terminali di pagamento e la digitalizzazione delle piccole e medie imprese.