Inps
Messaggio n. 1072 del 13 marzo 2024
Comunicato del 14 marzo 2024
Il 1° luglio 2023 è entrato in vigore l’Accordo Quadro multilaterale nei casi di telelavoro transfrontaliero abituale, predisposto dalla Commissione europea. L’Accordo prevede che, su domanda, la persona che svolge abitualmente telelavoro transfrontaliero nello Stato di residenza, in misura inferiore al 50% del tempo di lavoro complessivo, può essere assoggettata alla legislazione di sicurezza sociale dello Stato in cui il datore di lavoro ha la sede legale o il domicilio. In attesa della revisione dei regolamenti comunitari di sicurezza sociale e dell’adozione di una specifica disciplina del telelavoro transfrontaliero, l’Accordo offre una soluzione che concilia gli interessi di tutte le parti interessate: i lavoratori, i datori di lavoro e gli enti previdenziali. L'Accordo si applica esclusivamente agli Stati firmatari e, per gli Stati che aderiscono successivamente al 1° luglio 2023, entra in vigore il primo giorno del mese successivo alla firma. L’Italia ha firmato l’Accordo, che è entrato in vigore il 1° gennaio 2024. L’Accordo è applicabile solo se entrambi gli Stati membri interessati (Stato di residenza del lavoratore e Stato in cui ha sede il datore di lavoro) hanno aderito.
Sul sito dell’Istituzione previdenziale belga è possibile consultare l'elenco ufficiale degli stati firmatari. È quanto comunica l’Inps con il Messaggio 13 marzo 2024, n. 1072 che, inoltre, fornisce:
la definizione di telelavoro transfrontaliero;
l’ambito di applicazione soggettivo;
la legislazione applicabile;
le richieste di deroga e l’iter procedurale;
le modalità di presentazione delle richieste di rilascio del certificato di legislazione applicabile (documento portatile A1).